domenica 29 ottobre 2017

3° LEZIONE - "Il fumetto" (II°parte)


BREVE STORIA DEL FUMETTO

Il fumetto è una sequenza di immagini accompagnate da parole. I suoi illustri antenati vanno ricercati nell'arte e nella letteratura. L'idea di raccontare storie con questa tecnica infatti, risale all'antichità. Se ne trovano nell'arte egizia, nella Roma antica, nel Medioevo. 

Una pagina del Codice Mendoza della civiltà Azteca dove si 
illustra l'educazione e le punizioni che i genitori infliggono ai figli.

"Ezechiele e Geremia" di Matteo Giovannetti 
(1342-52), Avignone, Palazzo dei Papi 

 Il fumetto come lo conosciamo oggi, appare in appendice ai quotidiani americani, la domenica, e la sua nascita viene fatta risalire al 1895 quando sul New York World compare "Yellow Kid", di Richard F. Outcault. Si tratta di un bimbo giallo calvo, con orecchie enormi e due soli denti, che indossa un camicione. I testi sono inizialmente dentro dei cartelli o nel camicione, poi dopo circa un anno verranno introdotte le nuvolette. 

Questa tavola in particolare di Yellow Kid risale al 25 ottobre 1896.

Inizialmente tutte le storie a fumetti sono pubblicate solo di domenica, nei quotidiani, e ruotano attorno ai bambini. In seguito dalle strisce si passa a storie più complesse che si sviluppano nell'arco di diverse settimane: Braccio di Ferro è una di queste. Come ogni forma espressiva, presto anche nel mondo del fumetto si sperimentano diversi generi: ecco allora che fanno la loro comparsa i primi supereroi. 





Negli anni Cinquanta si verificò una svolta: emersero personaggi dalla pungente vena satirica destinati ad un pubblico adulto. Basta pensare a Peanuts di Charles Schulz. Data la sua natura di mezzo espressivo semplice e accattivante, il fumetto si diffonde in tutto il mondo. In Italia sarà introdotto il 27 dicembre del 1908 con il "Corriere dei Piccoli", per un pubblico di bambini. Questa pubblicazione però prevedeva che le nuvolette venissero sostituite da brevi poesie in rima baciata. 



Particolare di una vignetta in uno dei fumetti pubblicati all'interno del Corriere dei Piccoli.

Un'altra svolta per il fumetto è rappresentata dal passaggio dalla vignetta alla tela. I primi artisti ad occuparsi dei fumetti furono probabilmente i dadaisti, uno dei movimenti delle Avanguardie storiche. Dopo di loro, negli anni Sessanta sarà la volta degli artisti della Pop Art che si dedicheranno diffusamente ai fumetti: uno dei massimi esempi in tal senso è rappresentato da Roy Lichtenstein. La sua tecnica consisteva nell'ingigantire i personaggi della sua narrazione e nel sostituire al tradizionale chiaroscuro parti puntinate, così da richiamare il reticolo tipografico della stampa. Egli era solito dire: "Tutta la mia arte riguarda in qualche modo altre forme d'arte, anche se per altre forme d'arte si intendono i fumetti!".